Castagne

“Con le sue stradine strette e le sue costruzioni in pietra a vista, a 635 metri sul livello del mare, Vezzolacca sembra più un paese dell’Alto Adige che una frazione di Vernasca, sull’Appennino piacentino.

Qui la vita non era e non è semplice, perché arrampicarsi fin quassù non è facile, neanche oggi con le strade asfaltate. L’attività agricola è stata in passato la base dell’economia di queste aree e qui ha lasciato il segno un prodotto tipico delle zone montane, la castagna. Quella di Vezzolacca è una delle antiche varietà di frutta di cui la provincia di Piacenza è ricca. I castagneti si trovano a 700 metri, e resistono stretti tra boschi di carpini e di faggi, grazie ai pochi proprietari che continuano a mantenerli puliti e a raccogliere i frutti. Il terreno sotto il castagneto della famiglia Solari è quasi tirato a lucido. Che l’impianto sia antico lo rivela il decano dei castagni, che si staglia solido in mezzo agli altri alberi, con un tronco tanto largo che per girarci attorno occorrono undici passi, e non di quelli piccoli. Qui, chi tiene curati i boschi, più che un’attività economica svolge un servizio alla collettività, perché evita l’abbandono e il degrado di terreni spesso predisposti alle frane. Quando l’attività ancora ferveva, ricci e castagne venivano ammassati in un grande mucchio (bargo), coperto di felci e lasciato alle intemperie. Alla festa di Ognissanti, dal mucchio venivano tolte le castagne, che dopo questo trattamento si conservavano per tutto l’anno. Le castagne di Vezzolacca sono sempre rimaste sul mercato locale: una volta erano gli stessi proprietari a portarle sulla vicina piazza di Lugagnano; oggi sono i commercianti (pochi) che vengono ad acquistarle direttamente sul posto.”

(dal Sito della Regione Emilia-Romagna)

Le castagne di Vezzolacca, una varietà antica riconosciuta dalla Regione

Altro prodotto tipico di Vezzolacca è la castagna, un frutto autunnale che vanta una forte tradizione dimostrata dalla presenza di castagneti secolari che si estendono sui monti attorno al paese, dalle pendici sino alle vette (900 – 950 m). In media si raccolgono 300 quintali di castagne l’anno.

Questo prodotto ha ottenuto un riconoscimento a livello regionale con il nome di “Bionda di Vezzolacca” ed è inserita nella lista (al numero 247) dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani D.L. 173/98, art. 8 visualizzabile sul sito dell’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna:

Elenco prodotti tradizionali  (43,6 Kb – .pdf)
Aggiornamento dei prodotti agroalimentari tradizionali – 19° revisione (Novembre 2018)

E’ possibile leggere qualcosa in più sulla pagina dedicata alle antiche varietà di castagne piacentine sul sito della Regione. Sullo stesso sito è riportato un articolo del mensile “Agricoltura” risalente al Novembre 2004 che vede come protagonisti i castagneti di Vezzolacca:

Viaggio a Vezzolacca, terra delle antiche castagne (66 Kb – .pdf)

In questo ambito è nata la volontà di organizzare, a partire dal 2005, la Festa delle Castagne che si tiene ogni anno l’ultima Domenica di Settembre.


Lotta alla Vespa cinese, parassita del castagno

Purtroppo però, a partire dal 2011, anche i nostri castagneti sono stati infestati dalla vespa cinese, un parassita che limita la produzione di frutti e la capacità di fotosintesi delle foglie. La Pro Loco, in collaborazione con il Comune di Vernasca e il Consorzio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, si stà impegnando per cercare di limitare i danni grazie ad una lotta naturale combattuta tramite il “lancio” di alcuni insetti antagonisti che limitano i danni creati dal parassita.

Tra il 2011 e il 2014 è stato inoltre svolto un importante intervento di potatura, parte di un progetto più ampio volto a recuperare l’antico castagneto di Vezzolacca per volontà di alcuni abitanti di Vezzolacca. Qui tutti i dettagli dell’intervento.

Tree climber durante i lavori di potatura a Vezzolacca