La sera del 30 Aprile a Vezzolacca si rinnova la magica tradizione del Cantamaggio! Tutti gli abitanti del paese sono pronti con uova e vino ad accogliere i cantori per mantenere viva questa festa con origini molto antiche…
Tantissimi anni fa i popoli integrati con la natura come Celti, Etruschi e Liguri andavano di porta in porta e, in cambio di doni, cantavano strofe beneauguranti per festeggiare l’arrivo della bella stagione. Ancora oggi i “maggianti” percorrono tutte le vie del paese per augurare di casa in casa una buona stagione di raccolti abbondanti e meteo favorevole alle colture.
In cambio degli auguri ricevuti dai cantori, i padroni di casa di volta in volta visitati offrono doni (uova per chi ha ancora il pollaio o vino) che verranno poi consumati tutti insieme al termine del giro (il vino a dir la verità è utilizzato come carburante durante l’intero percorso… 😉 )
I maggianti viaggiano a bordo di un carretto ornato con alberi e fiori (la fa da padrona il Maggiociondolo), simboli della rinascita dopo il periodo invernale. Oltre ai visitatori che raggiungono Vezzolacca per seguire questa tradizione sono molti gli abitanti che, una volta ricevuta la visita del gruppo, non resistono alla tentazione di aggregarsi per far visita alle abitazioni successive.
Non sappiamo quali fossero i riti di Celti, Etruschi e Liguri, noi lo facciamo come lo abbiamo visto fare dai nostri nonni…